lunedì 10 ottobre 2011

Oro, Cile e Crisi VIII ( Il denaro Parte I )

Una serie di post per tentare di spiegare con parole semplici i concetti fondamentali della Scuola Austriaca di Economia, per capire le cause e le conseguenze dell´attuale crisi economica e, soprattutto, valutare come difendere il proprio patrimonio. Leggi l´introduzione per sapere come

I post precedenti : 

Oro, Cile e Crisi I ( Introduzione )
Oro Cile e Crisi II ( Il Risparmio I)
Oro Cile e Crisi III ( Il Risparmio II )
Oro Cile e Crisi IV ( Il Costo Opportunita´)  
Oro Cile e Crisi V ( La Preferenza Temporle )
Oro Cile e Crisi VI ( La Produttivita´) 
Oro cile e Crisi VII ( L´Imprenditore )


Il Denaro

Cos´e´il denaro?

Il denaro e´il mezzo di scambio per eccellenza

Il denaro e´un mezzo di scambio, ovvero un "mezzo di sostentamento" (un bene/servizio di consumo) che viene utilizzato per essere scambiato con un altro "mezzo di sostentamento" (bene/servizio di consumo)

Apri il tuo portafoglio, prendi in mano una banconota di 10 euro e rifletti un attimo sull´essenza del denaro, l´unico utilizzo dei tuoi 10 euro e´come mezzo di scambio, infatti scambiando questa banconota puoi ottenere qualsiasi altro "mezzo di sostentamento" da qualcun´altro disposto ad accettarla in cambio, per esempio, di 1 kg di pane

Chiediamoci perche´qualcuno dovrebbe accettare la tua banconota di carta di 10 di euro in cambio di 1 kg di pane, in realta´tu stai cedendo un pezzo di carta in cambio di un qualcosa molto piu´"utile" per la soddisfazione dei tuoi bisogni come 1 kg di pane, mentre la tua controparte sta facendo esattamente il contrario ! ( cede 1 kg di pane per acquisire la banconota da 10euro)


Essenzialmente per una ragione principale : la controparte accetta la banconota perche´ritiene che il tuo pezzo di carta da 10euro vale piu´del kilogrammo di pane che ha dato in cambio


Infatti dobbiamo considerare come un qualsiasi scambio "volontario" e´effettuato se e solo se le due parti ritengono di riceverne un vantaggio "soggettivo" reciproco, ovvero se entrambi ritengono di stare "soggettivamente" meglio dopo aver scambiato il proprio bene con il bene della controparte, altrimenti lo scambio non avverrebbe! 

Nessuno infatti effettuerebbe mai uno scambio volontario di un proprio bene in cambio di un altro se non ritenesse di riceverne una soddisfazione maggiore


Tu sei disposto a cedere la tua banconota di 10euro in cambio di 1 kg di pane solo perche´ritieni che "soggettivamente" il 1kg di pane che ricevi vale di piu´della banconota di 10euro che stai cedendo, cosi´la tua controparte ritiene che la banconota di 10euro che sta acquisendo vale di piu´del 1kg di pane che sta cedendo! 
Se tu o la tua controparte avessi un idea diversa e magari tu ritenessi che la banconota di 10 euro valga piu´del kilogrammo di pane, orbene, tu non la scambieresti mai per il kg di pane e lo scambio non avverrebbe mai!


Nota che quando parliamo di scambio volontario, parliamo di una valutazione soggettiva e interiore all´essere umano, direi una valutazione unica e personale Se la banconota di 10euro vale piu´o meno di 1 kg di pane non e´un dato oggettivo, ma solo una tua valutazione personale! E per una delle migliaia di motivazioni personali che ti passano per la testa nel momento dello scambio (hai fame, hai il portafoglio pieno di banconote perche´hai appena ritirato la vincita al "gratta e vinci", perche´stai andando ad una cena di amici e cosi via...), la stessa motivazione soggettiva, unica e personale spinge la controparte a cedere 1 kg di pane per la banconota di 10euro (probabilmente si tratta del panettiere che produce tanto di quel pane che per lui la banconota di 10euro vale molto di piu´dei 10kg di pane tra i 1.000kg che ha appena sfornato in mattinata!)


Quello che ti ho appena descritto e´una estrema sintesi della teoria "marginalista" del valore della Scuola Austriaca che spiega come ogni scambio che intercorre tra due o piu´esseri umani e´un´azione umana e, come in ogni azione umana, affinche avvenga , ogn´uno deve necessariamente avvantaggiarsene ( ricorda che ogni azione umana e´un atto mosso dalla necessita´di passare da uno stato di minore a maggiore soddisfazione!)




Lo scambio avviene proprio perche´la valutazione del bene scambiato e´soggettiva   (ovvero individuale, personale, unica e irripetibile) , ovvero e´determinata dalla soddisfazione del bisogno del bene scambiato che dev´essere necessariamente diversa dalla soddisfazione del bisogno del bene ricevuto (gli economisti austriaci dicono che ognuno di noi ha nella sua mente una specie di "scala dei valori" , in continuo cambiamento, dove posizioniamo continuamente la soddisfazione dei vari bisogni soddisfatti dai beni di consumo che continuamente acquisiamo e cediamo...)

Al contrario di tutte le altre teorie economiche, gli economisti austriaci affermano (seguendo la logica e il senso comune) che uno scambio volontario perche´avvenga deve necessariamente comportare una valutazione soggettiva diversa delle soddisfazioni ottenute dai beni scambiati.
Non scambiero´mai un bene con un altro se non penso di ricevere una soddisfazione maggiore, cosi come fara´esattamente la mia controparte
Lo scambio volontario e´una decisione win to win, infatti prova a pensare a qualsiasi scambio che continuamente effettui nella tua vita, e non mi riferisco solo a scambi con il denaro e vedrai che se "volontario" non potra´che essere stato determinato dalla tua valutazione soggettiva della soddisfazione di quello che cedi rispetto a quello che ricevi...i latini dicevano che ogni scambio e´necessariamente un "do ut des"!


Pensa invece alle altre teorie economiche che dicono invece che lo scambio avviene perche´c´e´una valutazione uguale delle soddisfazioni dei bisogni dei beni scambiati, come se le soddisfazioni dei bisogni (soggettive e non misurabili oggettivamente) possano essere effettivamente misurate oggettivamente! Per non parlare dell´impossibilita´di scambiare una cosa con un altra che valuto alla stessa maniera! Invece lo scambio implica necessariamente una differente valutazione...perche´scambiare un bene con un´altro che valuto alla stessa maniera!
Basterebbe questa semplice considerazione per smontare completamente tutte le teorie economiche oggi dominanti...e potrei continuare su questo passo...ma non e´questo l´obiettivo di questa serie di post

Ma torniamo a noi a 



Ripteto, cedo la mia banconota da 10euro perche´valuto la soddisfazione di 1kg di pane superiore a questa, viceversa, la mia controparte, nella sua unica e personale "scala dei valori" (ogni essere umano e´diverso per cui ha una sua unica e diversa "scala dei valori") valuta la soddisfazione della banconota da 10euro superiore al kilogrammo di pane che cede


Ogni volta che scambio qualcosa valuto all´interno della mia personale e unica scala dei valori la soddisfazione del bene scambiato inferiore alla soddisfazione del bene ricevuto, accade la stessa cosa, ma al contrario, alla mia controparte


 
Nota nella figura che nella scala dei valori di A, la soddisfazione del kilogrammo di pane, in parentesi perche´non detenuto ancora da A, viene valutata superiore alla soddisfazione ottenuta dalla banconota da 10 euro, non in parentesi perche´detenuta da A.
Lo stesso ragionamento viene ripetuto per B, dove la soddisfazione dei 10 euro,in parentesi perche´non detenuti da B, e´superiore alla soddisfazione del kilogrammo di pane, non in parentesi perche´detenuti da B

In conclusione la teoria soggettiva del valore afferma che qualsiasi scambio volontario e´un´azione umana vantaggiosa per entrambi gli attori economici impegnati nello scambio


Se teniamo in mente la teoria soggettiva del valore possiamo iniziare a comprendere l´importanza del denaro e la risposta che abbiamo dato all´inizio alla domanda cos´e´il denaro ?, ovvero il  mezzo di scambio per eccellenza !

Ma per comprendere pienamente il significato del denaro dobbiamo fare un passo in piu´e immaginarci una societa´senza denaro, dobbiamo tornare ad immaginarci un economia basata sul baratto

E´evidente che uno scambio di beni di consumo puo´effettuarsi se e solo se i due protagonisti considerano sempre lo stesso vantaggioso per entrambi, la differenza e´semplicemente nel fatto che ora, affinche´lo scambio avvenga, deve necessariamente verificarsi quello che gli economisti austriaci definiscono una "coincidenza dei bisogni" ovvero il bisogno del bene che A vuole acquisire in cambio del bene che intende cedere deve necessariamente coincidere con il bisogno che B vuole acquisire in cambio di quello che vuole cedere

In poche parole, se non esiste il denaro e tu vuoi acquisire 1 kg di pane in possesso di Carlo dando in cambio il paio di scarpe che vuoi cedere (dato che nella tua scala di valori la soddisfazione che ti arreca il kg di pane e´superiore a quella del tuo paio di scarpe), comprendi benissimo che affinche´lo scambio avvenga deve necessariamente esserci una "coincidenza di bisogni" tra te e Carlo, infatti quest´ultimo scambiera´il suo kg di pane se e solo se anch´egli considerera´ nella sua scala di valori la soddisfazione di acquisire il tuo paio di scarpe superiore a quella della cessione del suo kg di pane


 
Ora comprendi perfettamente che in un´economia senza denaro un qualsiai scambio volontario e´limitato dalla necessita´della "coincidenza dei bisogni", se ad esempio sono un produttore di scarpe e ho bisogno di 1 kg di pane per alimentarmi devo necessariamente trovare un altro essere umano disposto a scambiare le mie scarpe con il kilo di pane che desidero!
E´se non ci sono panettieri che hanno bisogno delle mie scarpe?
Potrei addirittura mettere a rischio la mia stessa esistenza...se l´uomo non avesse scoperto il denaro!


Infatti e´proprio nel tentativo di superare questa grande limitazione della coincidenza dei bisogni che l´uomo ha scoperto l´utilita´del denaro, ovvero del mezzo di scambio per eccellenza! E come tutte le grandi scoperte dell´uomo il denaro non e´stato progettato e realizzato da un governo centrale o da uno Stato ma e´venuto fuori spontaneamente dalla perspicacia di qualche essere umano piu´intelligente degli altri,da qualcuno che, con uno spiccato senso imprenditoriale, ha osservato cio´che gli stava intorno e ha riflettuto a lungo sulla limitazione allo scambio causata dalla "coincidenza dei bisogni"...


ed ha iniziato ad osservare che forse in giro c´era qualcosa, c´era qualche mezzo di sussistenza piuttosto che qualche bene di consumo, il cui utilizzo soddisfaceva un bisogno molto piu´comune e richiesto di altri, poteva essere il sale, una conchiglia, una pelliccia di volpe cosi frequentemente cacciata nel suo villaggio, quel monile d´oro che ogni uomo indossava come status symbol...insomma ha pensato perche´non scambiare le mie scarpe con mezzo kg di sale con Francesco e poi scambiare ancora il mezzo kg di sale con il kg di pane di Carlo, d´altronde il sale lo utilizzano tutti per conservare la cacciagione, e´molto piu´probabile che Carlo accetti il mio mezzo kg di sale (che ho ottenuto da Francesco scambiando il mio paio di scarpe) piuttosto che il mio paio di scarpe di cui non sa cosa farsene





Come vedi ho ottenuto il mio kg di pane da Carlo scambiando indirettamente il mio paio di scarpe con il mezzo kg di sale con Francesco
 
Cosi´il sale ha iniziato ad essere richiesto non solo per la sua funzione principale di conservazione delle carni ma come denaro ovvero come "mezzo di scambio" , come bene di consumo scambiato per ottenere altri beni di consumo, come bene di consumo utlilizzato nello scambio "indiretto"...indiretto nel senso di superare la grande limitazione che si ha nello scambio volontario di beni di consumo tra esseri umani : la "coincidenza dei bisogni"


Ora possiamo definire con precisione il denaro : 


Il denaro e´quel bene di consumo molto richiesto dagli attori economici dal momento che la sua utilizzazione soddisfa un diffuso bisogno tra i consumatori della comunita´dove e´utilizzato

Nota bene che il denaro deve necessariamente essere un bene di consumo, deve necessariamente soddisfare un bisogno urgente dei consumatori, nessuno accetterebbe in uno scambio volontario una qualsiasi forma di denaro senza un´utilizzazione pratica, comprendi chiaramente che se il sale non avesse una sua utilizzazione pratica nessuno l´accetterebbe come mezzo di scambio, nessuno cederebbe il suo kg di pane o il suo paio di scarpe per un kg di sale che non ha nessuna utilita´

Cederesti il tuo denaro per una cosa in cambio che non ti serva a nulla?...penso che la risposta sia intuitiva e ovvia!


Il denaro deve necessariamente essere un bene di consumo utile a soddisfare un bisogno richiesto dal consumatore!


Infatti a dimostrazione di cio´e´sufficiente riferirsi alla storia del denaro e apprendere che il denaro ha avuto moltissime forme nel passato, ma sempre come bene di consumo utile a soddisfare un diffuso bisogno dell´epoca : sale (infatti la parola "salario" deriva proprio dall´utilizzo del sale come denaro nell´antica roma), conchiglie, pellame,oro,argento e addirittura le sigarette nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale ecc ecc


Ma se il denaro e´il mezzo di scambio per eccellenza proprio per la sua caratteristica fondamentale di eliminare la grande limitazione della "coincidenza dei bisogni", quale denaro scegliere tra le tante forme che esso puo´assumere? Esiste una forma di denaro che si e´perfezionata nella storia dell´uomo? e se esiste, per quali caratteristiche ha vinto ?


Per rispondere a quest´importantissima domanda dobbiamo andare a scomodare il grande filosofo Aristotele...ma lo faremo nel prossimo post!



n.b. Se il denaro ti ha incuriosito ti consiglio vivamente di acquistare il libro Cos´e´il denaro dell´economista "austriaco" Gary North, tradotto in italiano da Usemlab; la ritengo la piu´completa, semplice e chiara esposizione su quest´argomento










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