mercoledì 14 gennaio 2015

La depressione e lo scandalo di Startup Visa Italia

If you see fraud, and dont shout fraud, you are fraud





Questa mattina, Moritz, uno dei miei più giovani ccllaboratori ad Exosphere , la comunità d'imprenditori che ho contribuito a fondare quaggiù, nel lontano  Cile, mi invia il link di un articolo dall'accattivanete titolo 

Hai un idea? Vuoi andare in Italia? Ecco il programma per startup che ti sta chiamando a gran voce
  
apparso sul prestigioso web-zine +ZDNet , un articolo relativo al programma Startup Visa del governo italiano, quasi sicuramente rimodulato sulle orme del programma cileno +StartUpChile


Wow! mi son subito detto, finalmente qualcosa d'innovativo in Italia! e via! curiosissimo, mi sono immediatamente catapultato sul sito internet, affamato di novità positive dal mio Bel Paese...

ma, ve lo dico subito, quello che ho trovato non lo potete neanche lontanamente immagiare, sono andato subito in depressione e non ho potuto far altro che sedermi al computer e scrivere di getto questo post, come in un esperienza catartica... se questa è l'avanguardia politico-imprenditoriale che dovrà contribuitr a salvare il Bel Paese da questa infinita crisi economica, siamo rovinati e senza scampo amici miei !

Eccovi la cronoca della mia lenta e dolorosa scoperta del programma Startup Visa Italia, faccio subito una premessa, vivo in Cile dal 2011 dove mi sono trasferìto dopo diversi anni di lavoro in Estonia (sono andato via dall'Italia nel 2005 e per un motivo di cui ho già parlato in questo post, ma questa è un altra storia che ho raccontato in un altro post)  , ma già da allora ero estremamente preoccupato della deriva che aveva preso il mio Bel Paese, avevo deciso di andare in Cile per venir via da quelle sabbie mobili e lavorare ad un piccolo fondo d'investimento, Lastarria, invitato da un brillante e giovane imprenditore americano, Skinner Layne, con cui ho poi confondato Exosphere , per cui conosco bene il programma +StartUpChile che ho praticamente visto nascere dalle prime battute e diventare famoso in tutto il mondo nel corso degli anni

In due parole +StartUpChile ha avuto successo, non solo per l'indubbia qualità del programma, ma soprattutto perchè il Cile è un Paese che ha saputo costruire negli ultimi decenni un'infrastruttura socio-economica ideale per l'imprenditoria : bassa regolazione, tassazione ed intervento dello Stato, solo per citare alcune caratteristiche principali (l'esatto contrario delle politiche del Bel Paese...)

Ma torniamo a noi e veniamo al programma italiano Startup Visa,  già da una prima occhiata superficiale del sito e ad una prima veloce comparazione con il  design dei due website (Startup italia vs Startup Chile) s'inizia ad avere un qualche sinistro sospetto...che ahimè diventa un primo vero e proprio grido di dolore quando si naviga il sito con un po più di profondità !

Vi prego, dateci solo un occhiata superficiale, giusto per avere la prova che non sto scherzando...vi basta guardare solo il logo, la pochezza del logo, un vaso di fiori (probabilmente preso da qualche disegnino già fatto) con la bandiera italiana dove spunta una piantina verde...è questo sarebbe il logo del Paese della bellezza, dell'arte e della creatività ?

Ma, dico io, con tutta l'arte, il gusto del bello, la diversità che c'invidia il mondo intero, com'è si può disegnare un sito cosi scarno, povero di contenuti, senza nessun effetto moderno e soprattutto di pessima qualità grafica? 

Come si può? 

Come si può pensare che il sito dell'innovazione tecnologica, la finestra dell'innovazione dell'internet del nostro Paese possa avere una tale soluzione grafica, di contenuto e di usabilità?

Qualsiasi ragazzino alle prime armi saprebbe fare meglio e aggratis!!!

Non voglio neanche pensare quanto sia costato...

Per non sentirvi male vi risparmio una comparazione puntuale ed euristica con l'omologo cileno...Paese che ancora molti di noi italiani considerano in via di sviluppo...

Ma questo è ancora l'inizio e nulla rispetto a ciò che ho scoperto leggendo il regolamento!!!

Altra piccola premessa : il programma Startup Cile è semplice ed efficace, una società esterna della Silicon Valley, +YouNoodle , estremamente specializzata nella valutazione di progetti ad elevato contenuto tecnologico, abituata ad esaminare migliaia di progetti nella valley, valuta come ente terzo i progetti che vengono inviati per l'ammissione al finanziamento.
I prescelti accedono ad un finanziamento a fondo perduto di 40mila dollari americani con l'unico obbligo di rimanere in Cile durante i sei mesi del programma, praticamente non serve nessun altra qualifica e tutta la procedura burocratica di trasferimento, oltre ad essere ridotta al minimo, è tutta online e velocissima
Al Cile non serve nient'altro dal momento che un'alta percentuale di startup decide di rimanere anche dopo la fine del programma   
 

Ma torniamo al Bel Paese...

Il primo vero cazzotto sullo stomaco è l'oggetto del programma, il tipo e l'ammontare del finanziamento a cui accedono i giovani e brillanti imprenditori provenienti da ogni parte del mondo...lo cerco e alla fine lo trovo, è chiamato con tanta enfasi ed orgoglio "Visa as a means of attraction" ovvero "Il Visto come mezzo d'attrazione", tale concetto è presentato come una delle più moderne ed efficaci soluzioni al mondo di marketing teritoriale... ma che vuole dire mi chiedo io...

No! Non ci voglio credere! Leggo e rileggo dieci volte, l'oggetto del programma, il premio, il "finanziamento a fondo perduto" a cui dovrebbero accedere questi brillanti ed illumintati imprenditori provenienti da ogni parte del mondo, dopo un agguerrita è accesissima competizione senza esclusione di colpi,in un mondo globalizzato pieno di programmi similari, il premiso sarebbe...:

la concessione del visto d'ingresso in italia non senza l'obbligo di portare con se 50mila€

cosaaaaaaaaaaa ? comeeeeeee ?
Il fortunato vincitore del programma Startup Visa Italia vince il visto per l'italia ma solo se e solo se porta con se 50mila€ ?????

si caro Antonio, è proprio cosi!

E' perchè un brillante imprenditore con un idea tecnologica innovativa e all'avanguardia tanto da vincere la competizione di Startup Visa Italia, dovrebbe venire in Italia ? dove riceverebbe un c...o di visto e dovrebbe comunque possedere 50mila euro di soldi suoi (che quasi sicuramente non ha) e non partecipare invece, giusto come esemio, a Startup Chile? dove, oltre al visto e altri vantaggi logistici (che non sto qua ad elencare), avrebbe un finanziamento a fondo perduto di 40mila dollari ? 
Per non parlare delle altre centinaia di programmi con finanziamenti a fondo perduto che ci sono nel mondo, esclusivamente dedicati alle startup ad elevato contenuto tecnologico

Qualcuno, per favore, mi può dare una risposta con un minimo di logica ?

Lascio a voi decidere la qualità dell'imprenditore e della sua start up se decide, nonostante tutto, di partecipare e vincere il programma Startup Visa Italia...

Lascio a voi decidere se questo programma dovrebbe essere, leggo testualmente dal regolamento:

la politica del governo italiano per attrarre innovativi imprenditori stranieri


Basterebbero già queste considerazioni iniziali per stendere un velo pietoso sullo stato di questo programma ed in verità del nostro Paese , ma vi voglio elencare velocemente e senza commento le altre incredibili stupidità...perchè sono veramente difficili da credere

Si parte asserendo che tale programma è aperto solo e unicamente alle startup innovative (!?) che dovrebbero ottemperare, ovviamente in Italia, anche a tutta una serie di ulteriori "condizioni" come, giusto er elencare le più ridicole: 
- essere una società nuova e attiva da non più di 4 anni (!?) (perchè 4 e non 3 o 5, giusto per dirne una)
- avere un fatturato inferiore ai 5milioni di euro (!?) (certo, se la società avesse un tale fatturato partecirebbe al programma Startup Visa Italia per conquistare il preziosissimo e impossibile visto per il Bel Paese)
- essere prima di tutto una società attiva nell'innovazione tecnologica (!?) ( che significa? chi stabilisce se una tecnologia è innovativa oppure no? dov'è e qual'è il limite? )

Quindi, come se non fossero sufficienti, si aggiungono  altre condizioni, ancora più paradossali come :

- il dover necessariamente spendere almeno il 15% (!?) del fatturato in ricerca e sviluppo !? (ma se il bando è aperto alle startup innovative che significa spendere il 15% in ricerca e sviluppo...) 
- avere due terzi del personale con un PhD, oppure aver lavorato per tre anni nella ricerca (!?)
-  oppure, in un ultima disperata alternativa, avere il master (!?) ed infine essere proprietari di una licenza o software necessariamente registrata alla SIAE (!?) Si avete capito bene...alla SIAE!

Insomma vi ricordate la famosa lettera di Totò e Peppino ? Così immagino gli esperti e i burocrati italiani intenti a scrivere il regolamento di Startup Visa...e non scherzo affatto



Ma la domanda sorge spontanea, e chi dovrebbe decidere ? Chi dovrebbe definire i termini e le condizioni dei "vincitori" ? Chi dovrebbe aggiudicare l'ambitissimo premio?

Una società terza specializzata come in Cile ?

Ma no!!! Siamo in Italia!

E cosa c'è di meglio di un buon Comitato Tecnico di Starup Visa Italia composto dalle più brillanti menti del settore ? (sarei curioso di sapere il compenso economico o meno e se si di quanto...ma, come si dice, mal pensante mal pensiero fa...) :

- Presidente dell'associazine italiana Venture Capital e Private Equity Fund
- Presidente dell'associazione italiana Parchi Tecnologici
- Presidente dell'associazione italiana Angel Investors
- Presidente della rete Exploitation of University Research (NETVAL)
- Presidente dell'associazione italiana incubatori e accademia italiana della competizione dei business plan (!?)
- il rappresentate del Ministero dello Sviluppo Economico come organizzatore
- Il comitato è presieduto dal Direttore Generale per la politica industriale, competitività e PMI del Ministero dello Sviluppo Economico 

Il comitato  invece l'immagino cosi...



E dico io, con tutte queste eccellenze , possibile che nessuno abbia avuto niente da ridire sul programma ? Nessuno ? Ma dove vivono?

Possibile che debba scriverlo io e dal Cile?

Ah, dimenticavo, e giusto per chiudere, ci sono le ultime procedure ...

Una volta che il disgraziato vincitore è arrivato nel Bel Paese, entro e non oltre 8 giorni !? (si,iniziano subito i termini perentori per il povero mio malcapitato) deve presentare , di persona (internet è morto oramai), una proposta formale per il visto alla Questura della città prescelta. 
Per favore, immaginate per un istante il malcapitato, per esempio di nazionalità indiana o russa, che entra nell'ufficio della locale Questura parlando inglese...

Ovviamente le carte (e ribadisco le carte, ricordate che internet oramai è morta) per la presentazione della domanda in Questura devono essere ritirate, sempre di persona, presso il locale ufficio postale (!?) (si!!! avete capito benissimo, dice proprio l'ufficio postale!!!!) con i seguenti costi (si!!!! ci sono anche i costi!!!) :

- 16 euro di marca da bollo
- 27,5 euro bollettino postale per il permesso di residenza
- 30 euro di commissioni
- 80 euro di tassa per il permesso scaduti i tre mesi

Basta! basta! mi fermo qua, non ce la faccio più...è troppo penoso continuare, mi fa troppo male, come vi ho detto all'inizio vivo in Cile e sono a contatto con decine d'imprenditori provenienti da ogni parte del mondo, molti provenienti dal programma Startup Chile, e non posso credere che il nostro Paese sia caduto cosi in basso...

Per i più forti di cuore vi allego il regolamento in pdf...












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