domenica 30 gennaio 2011

Ultime Svendite di vecchie Illusioni

Un altro articolo che condivido in pieno dell´economista Francesco Carbone dal sito Usemlab

Il 2011 è cominciato con il tentativo di vendere nuovamente la grande illusione: quella di poter restaurare il vecchio mondo andato a pezzi con la crisi del 2008. Il mondo delle banche fallite e dei paesi falliti, il mondo del parassitismo, del debito insostenibile e delle valute di carta.

Cambiando ad arte i prezzi di borsa dei titoli bancari stanno nuovamente provando a convincerci che tutto stia tornando come prima. E' bastato un po' di cosmetico in faccia ai maiali, che porta il colore del rally delle banche europee iniziato il 12 gennaio, per ringalluzzire tutti gli uomini del grande esperimento socialista europeo.

Sono tornati a cantare beatamente tutti in coro. Per godersi lo spettacolo basta sentire i comunicati che arrivano dal World Economic Forum. Meno male che si spaccia per organizzazione indipendente. Sarà pure indipendente, ma a sentire quel che dicono a me sembrano tutti fortemente dipendenti dai miliardi di denaro creato dalle banche centrali.

E insieme a loro, cantano vittoria, come ci diceva ieri WavTrader, anche i parassiti del fintolibero mercato, sempre gente che fa soldi a palate quando gli asset di aziende fallite e di interi stati falliti vanno su grazie alla più grande contraffazione di denaro della storia dell'umanità. Facile la vita quando devi vendere fuffa e dalla tua parte hai chi produce miliardi e miliardi di euro e dollari digitali che quella fuffa la spingono sempre in alto e talvolta la fanno sembrare oro. Davvero, troppo facile.  

Ma l'oro è oro, non ammette vili imitazioni. Alla lunga le fuffe, le truffe, gli schermi di ponzi, le frodi, saltano sempre fuori. E il lungo termine è oramai OGGI, ora, adesso! Dall'inizio del terzo millennio il grande schema di ponzi fondato sulle banche centrali è diventato chiarissimo per tutte le menti più curiose e indagatrici. Uno schema insostenibile oramai caratterizzato da movimenti in controtendenza sempre più brevi e più rapidi. Come questo ultimo iniziato nel 2011.

In fondo il movimento contro il trend principale va benissimo, anzi meno male che ogni tanto si danno anche da fare per spalmare un po' di letame su oro e argento, fornendo l'occasione a chi è rimasto indietro di rimettersi in pari con il proprio programma di acquisti. Noi ad esempio aspettiamo l'argento a 17 euro l'oncia. Datevi una mossa a sbatterlo giù. We want more!!

Onestamente, alla luce di questi rialzi delle borse trascinati dalle banche, e sulla musica di questi cori di vittoria, vi chiedo, ma voi avete ancora voglia di farvi prendere per i fondelli da questa gente? Volete continuare a farvi fottere ancora e ancora dai vari marpionne, ops vari marpioni e parassiti che gestiscono questo sistema marcio e fallito? Oppure oramai volete poter fare di tutto per poter continuare a essere persone libere e felici?

Stamani nella mia città si è radunato uno sciopero generale dei lavoratori. Passando per caso ho sentito inveire contro i PADRONI, ho sentito parlare di confiscare le aziende ai loro proprietari, ho sentito parlare di priorità dei contratti nazionali dei lavoratori sopra la libertà individuale di poter contrattare volontariamente la prestazione dei propri servizi.

Parole, frasi, immagini, luoghi comuni ammuffiti di due secoli fa, eppure certa gente ha il coraggio di vendere queste idiozie ancora nel 2011 e incredibilmente ancora nel 2011 ci sono milioni di persone ignoranti che si bevono tutto questo: la piazza era piena, arrivati da tutte le città vicine! Agghiacciante!

Ma che differenza può esserci tra il NON avere e il padroneggiare una cultura giuridico-economica fondata su solidi principi di libertà? No, non parliamo della monolitica ignorante cultura insegnata nelle scuole pubbliche o pseudoprivate, che porta alla miseria, al conformismo, al conflitto di classe, ma della vecchia cultura liberale che ha studiato a fondo i processi volontari di mercato, la creazione spontanea delle istituzioni sociali, il rispetto dei vincoli contrattuali opposti a quelli egemonici. Una cultura che si è persa con il Marxismo prima, dopo con il Keynesianesimo  e infine con il Monetarismo. 

Fa la differenza tra chi dal futuro può aspettarsi solo ulteriore disagi, miseria, catene, e chi invece desidera e vuole sollievo, benessere, ricchezza sia materiale che non. Ma vogliamo davvero ridurci nelle condizioni di quei poveretti che stamani ascoltavano i venditori di muffa? Vogliamo davvero che questo paese faccia la fine di Tunisia ed Egitto da qualche settimana vittime di rivolte e tumulti? Perchè è questo che ci aspetta dopo che l'ennesima illusione di poter tenere in piedi il baraccone andrà in frantumi.

Questa è la fine di tutti i popoli che non hanno istruzione economica, forse la più fondamentale di tutte per garantire libertà e benessere. Cultura che parte da una corretta comprensione di cosa davvero sia il denaro, di come davvero funzionino i processi sociali ed economici, di quali siano le conseguenze di lungo termine di decisioni economiche disastrose come quella di salvare un sistema economico stampando sempre più denaro.

Per tutti i popoli che ignorano tutto questo il risultato finale non può che essere la privazione di libertà civili, le catene, la miseria. C'è una Scuola invece che insegna i fondamenti delle libertà economiche e civili nella maniera più corretta e brillante ed è la Scuola Austriaca di Economia. Noi con i nostri libri alla portata di tutti e pieni di tanto buon senso abbiamo cercato solo di condensarne i concetti più importanti.

Probabilmente, nessuno di coloro che riempiva la piazza di stamani era in grado di capire che lo stavano prendendo per i fondelli. Conseguenza dell'ignoranza. Importante. Coloro che parlavano lo sanno benissimo e se ne approfittano da decenni. Da decenni oramai sono i primi alleati degli stessi PADRONI, soprattutto di quelli protetti dallo stato, e insieme a loro sono tutti responsabili di un sistema marcio, fallito, ingessato, asfittico, che non si muove più, che non produce più niente, solo carta e fastidi.

E su gran parte di quella carta è stampato il debito, tanto debito, una montagna di debito sotto la quale ci hanno incatenati, persino contro la nostra volontà e le nostre scelte più sagge. Si perchè anche se il debito non è nostro, non l'abbiamo contratto noi, i signori che ci hanno incatenato ci dicono con faccia tosta che alla fine della fiera lo stato siamo noi e quindi quel debito dobbiamo comunque pagarlo lo stesso. Follia. L'ignoranza porta solo alla follia. E alla Miseria. Importantissimo.

Il debito ha finito con lo schiavizzare non solo tutti quei poveri lavoratori che ancora dopo 150 anni si aspettano il paradiso perduto da quattro venditori di muffa, ma anche chi si fa un mazzo grosso così, giorno dopo giorno per conquistarsi la libertà. Tu lavori per conquistarti la libertà e loro ti mettono le catene con la forza. Loro lo chiamano welfare state. Stato del benessere. Neolingua. Orwell docet.

Solo chi ha istruzione può capire e cercare di liberarsi. E aiutare gli altri a liberarsi. Sono sicuro che ogni mese buttate via tantissimi soldi comprando cose futili, bene, continuate pure, ma spendete qualche euro anche per istruirvi e cambiare il vostro modo di vedere le cose, se lo avete già fatto cercate di cambiare le persone intorno a voi. Non mollate, le sfide più difficili sono quelle più belle e interessanti.

Comprate libri e leggete! Comprate libri e regalateli. Sembra difficile, è difficile leggere, e ancora più difficile far leggere gli altri, ma quando si entra nel pieno delle idee espresse nel libro e le si capisce, la soddisfazione è enorme. Quando si fa capire qualcosa a qualcun altro la sensazione è la stessa. Ci si sente diversi, migliori. Per non farsi prendere per i fondelli, quindi, prima di tutto istruirsi, aiutare gli altri a istruirsi, e poi lentamente cominciare a votare con i piedi e con il portafoglio. Lasciate perdere le schede, quelle oramai sono solo buone a pulirsi... si lasciamo perdere.

Tenetelo bene a mente, il 2011 probabilmente sarà l'anno del tentativo sfacciato di vendere l'ultima illusione che il mondo vecchio e marcio può ancora stare in piedi. No, signori, è spacciato. Ficcatevelo bene in testa. Questo mondo è finito e ha bisogno di trovare un'alternativa davvero sostenibile. Dittature, socialismi, teocrazie, basta, roba vecchia del passato. Sa di muffa come le parole di chi stamani teneva quel comizio penoso. Roba da cerebrolesi ignoranti, non da gente libera, moderna, creativa, entrata felicemente nel terzo millennio telematico. Voi siete gente libera, moderna, creativa, di sicuro, altrimenti non stareste leggendo questo articolo.

Beninteso, non sta a noi di USEMLAB offrire la soluzione delle soluzioni, noi per ora ci siamo ritagliati l'umile ma importantissimo compito di far capire il perchè a livello socio economico siamo giunti a questo punto di non ritorno. Il 2011 come vigilia dell'inizio della fine del denaro offrirà a tutti le ultime occasioni perchè ci si possa posizionare sia intellettualmente sia concretamente a difesa della più clamorosa debacle socio economico politica degli ultimi 150 anni. Il sistema decrepito cambierà. Come? Questo dipende dalle scelte congiunte di tutti voi.

Noi per ora non possiamo che consigliare la lettura della nostra trilogia per cominciare questo percorso costruttivo, a cui presto si aggiungeranno nuovi libri, come la Tragedia dell'Euro, e le Lezioni di Economia per tutti. Spegnete la TV. Buttate il giornale. Impegnatevi, tirate fuori la pazienza e l'entusiasmo e cominciate a leggere ciò che vi farà comprendere il vero perchè della fine di questo sistema, aprendovi le porte della mente, e quindi indirettamente quelle della vostra creatività di uomini liberi. Se lo avete già fatto, e avete raggiunto il vostro personale risultato, cominciate a stimolare gli altri che vi stanno intorno. Quando tutto questo ennesimo bluff che nasconde il baraccone marcio sarà fallito, non ve ne pentirete, così come io oggi non mi pento di aver probabilmente influenzato i miei primi lettori nel lontano 2002 a comprare oro sotto i 300 euro l'oncia.

Nessun commento: