lunedì 23 maggio 2011

Il Default della Grecia

Vi traduco un breve articolo di Skinner Layne, il fondatore del The Lastarria Group, sul prossimo default della Grecia

In politica non credere mai a nessuna notizia finche´non sia stata ufficialmente negata."-Otto von Bismarck

Il governo greco ha ufficialmente escluso la ristrutturazione del proprio debito ( default ), il che significa che probabilmente è molto vicino ad esso, proprio come nella meta´degli anni 90 la Banca centrale del Messico ruppe il legame tra il peso e il dollaro il giorno dopo aver affermato che non lo avrebbe mai fatto !


Il contagio del default al resto d'Europa è tenuto a bada solo dalla paura di tutti di lasciar partira tale scintilla. Per un continente che ha evitato di riporre la fede religiosa verso le divinità, ne ha sicuramente trovata una nei burocrati, ed è solo tale fede a mantenere vivo il progetto europeo e ad evitare che si disintegri del tutto. Alla fine, questa fede si esaurirà, come avviene al culmine di ogni incontro umano con la pianificazione centrale.
L'Unione Europea ha creduto (come anche gli Stati Uniti credono sempre di più) che la pianificazione centrale possa funzionare fintanto che non commetta gli stessi errori che ha commesso il marxismo,ovvero l'eliminazione dei diritti di proprietà privata e la nazionalizzare di tutto l´apparato produttivo.

Il "Central Planning " in forma di unione monetaria e la manipolazione della banca centrale, insieme ad un enorme apparato burocratico con i tecnocrati più qualificati di tutto il mondo ha permesso la creazione di una vera e propria Utopia in Europa, dove non solo si e´privi di ogni forma di guerra, ma si possiede la più generosa politica sociale (welfare) mai concepita dall'uomo.

Purtroppo come ogni utopia non ha potuto funzionare. La dissolutezza dell'Europa meridionale ha causato un lungo trasferimento di ricchezza dai più responsabili Paesi europei del Nord per circa 15 anni, Paesi meridionali (PIIGS) che hanno approfittato del meccanismo di cambio fisso previsto dalla moneta unica. 

Questo non è un meccanismo tanto diverso dell´insostenibile rapporto tra Stati Uniti e la Cina. Ma è cmq diverso in un paio di punti fondamentali :



In primo luogo, il rapporto Usa / Cina porta con sé elementi geo-strategici di vitale importanza. Rovesciare questo rapporto economico avrebbe implicazioni molto maggiori per entrambi i paesi di quanto l´avrebbe la Grecia verso l´europa se quest´ultima si ritirasse dalla Euro.  

In secondo luogo, la frammentazione dell'Europa fa si che il il cartello dell´Euro si possa spezzare molto più facilmente. 

Il rapporto USA / Cina e´un equazione binaria. Puo´essere solo on oppure off. Perdite temporanee non ce ne possono essere. Quando si osserva la Cina comprare troppo oro, tutti i timori si dirottano sulla possibilita´della rottura del legame con l'America. Ma in quello stesso momento la Cina e´costretta a tornare indietro e comprare più titoli del Tesoro per calmare i mercati e assicurare tutti che non è sua intenzione di prendere la palla e terminare il gioco con gli USA!


La Grecia invece non ha alcun incentivo a rimanere nel gioco dell´Euro.  
Forse i paesi debitori più grandi (Spagna e Italia) sono maggiormente incentivati ​​a mantenere l'euro, ma tali incentivi si deteriorano se il contagio si diffonde. 
Il vero problema per la Spagna e l'Italia è che essi hanno ben poco controllo su ciò che alla fine fara´ la Grecia. 

La Grecia è l'equivalente economico del terrorista Serbo che assassinò l'arciduca Francesco Ferdinando, solo che non ha ancora premuto il grilletto.


La smentita ufficiale più recente, però, indica che e´molto vicina nel premerlo.

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