giovedì 2 dicembre 2010

Non pagare piu´il mutuo ovvero il mito della proprieta´

La traduzione della prefazione dell´ultimo libro di Doug French, "Walk Away: The Rise and Fall of the Home-Ownership", presidente del piu´prestigioso istituto accademico della Scuola Austriaca, il Mises Institute

Questa crisi economica e´una crisi sistemica, un´evento che unito ad una rivoluzione tecnologica come internet (wikileaks ne e´solo un esempio) ha gia´cambiato il mondo per sempre, in questa prefazione Doug French distrugge il mito della casa e dell´immobilita´
 
 
L´idea che „la casa di un uomo e´il suo castello“ e´attribuita al rivoluzionario americano James Otis nel 1761, e la sua idea era che qualsiasi governo non avrebbe dovuto avere mai il permesso di rompere le sue mura.
E´una bella frase se sintetizza il tenace attaccamento di ogni uomo verso la proprieta´privata

Nel XX secolo, tuttavia, il governo e´andato ben oltre l´idea che ogni cittadino dovrebbe essere provvisto del suo proprio castello. C´e´stato detto che questa e´l´essenza della bella vita, il vero centro delle nostre aspirazioni materiali. La casa e´il piu´grande bene che mai possiamo aspirare di possedere. E´il migliore investimento, perfino migliore dell´oro. Il buon governo ci vuole rendere tutti proprietari di case, in una maniera o nell´altra, anche se cio´potrebbe significare violare i diritti degli altri

Questo e´diventato un articolo di fede, il principio centrale della religione civile americana, qualcosa che ha portato ad una vera e propria dottrina politica. Dobbiamo riempire la nostra amata casa con ogni arredamento di valore, specialmente con grandi mobili, cose che devono suggerire permanenza e radici. Se mai ci fosse un dubbio su come investire il mio denaro, una risposta sarebbe sempre a portata di mano : investi su un mutuo immobiliare, vedrai che otterrai il massimo ritorno

La stessa casa puo´comportare lavoro per almeno meta´della popolazione Americana dato che quasi tutte le donne sono diventate „casalinghe“ devote a cucinare, lavare, pulire cosi come tutto il tempo libero degli uomini e´deputato ai lavori domestici, a riparare la casa, a curare il giardino. La casa ha rappresentato le vere fondamenta della comunita´, della liberta´, del sogno Americano. La casa ha incarnato chi siamo e che cosa facciamo

Ma all´inizio del 2007 e fino al 2008 questo sogno e´stato distrutto, il valore delle case in tutto il Paese e´crollato, e´stato cosi cancellato il risparmio primario di tutta la classe media. Alcune case hanno perso piu´del 75-80% del loro valore provocando un ondata di shock paralizzante in tutto il Paese. Un qualcosa che si pensava non potesse mai accadere e´invece accaduto. Questo significa qualcosa di molto maggiore che una perdita di valore. E´caduto un principio religioso i cui effetti si iniziano a vedere solo ora

La casa era la base di ogni nostra strategia finanziaria, era il nostro amore di possedere cose grande, era il cuore del nostro modo di vivere la nostra vita. Una volta che la casa e´andata via, si e´portata con se moltre altre cose. Le cose all´interno della nostra casa si sono svalutate improvvisamente. Ci guardiamo attorno e atterriti ci rendiamo conto di quante cose possediamo, ci deprimiamo al prospetto di dover andare via ed abbandonare tutto. Sentiamo la nostalgia di dover prendere un altra strada, forse per la prima volta nella nostra vita

Iniziamo a vedere la risposta a questo nuovo modo di vivere osservando i giovani. Il New York Time, il Wall Street Journal e cosi tuti gli altri grandi quotidiani nazionali iniziano a raccontare storie su un qualcosa che potremmo chiamarlo la nuova mobilita´. Vediamo giovani coppie che iniziano a svendere tutto cio´che possiedono : i loro grandi mobili, i loro pregiati vasi e le cristallerie, i loro enormi letti a baldacchino, perfino le loro automobili. Si stanno alleggerendo dei loro pesi, si stanno preparando ad una vita di mobilita´ , perfino di una moblita´internazionale.

Il collasso del mercato immobiliare, occorso nonostante ogni sforzo del governo per impedirlo, sta coincidendo con il piu´elevato tasso di disoccupazione giovanile che si sia mai visto in questo Paese da molte generazioni. Le opportunita´di lavoro diminuiscono , almeno per quanto riguarda i lavori tradizionali. L´avanzata della tecnologia digitale ha permesso la creazione di lavori non tradizionali dove si puo´lavorare vivendo dappertutto e forse cambiando luogo ogni anno o due

Miglioni di persone hanno interrotto il pagamento del loro mutuo. Molti di loro sono coloro che hanno giurato che non si faranno mai piu´prendere in giro dal grande mito che il valore della casa non puo´che salire e salire per sempre.
La piu´grande risorsa di valore non e´qualcosa di materiale come una grande cosa come la casa ma e´piuttosto qualcosa di molto piu´fondamentale : noi stessi, e quello che sappiamo fare
Questo cambiamento rappresenta un cambiamento radicale non solo di una generazione ma di un etica che ha definito cosa significa essere Americani per circa un secolo

A prima vista interrompere il pagamento del mutuo puo´sembrare un´attivita´postmoderna, qualcosa che ci disconnette dalla nostra storia e dalla nostra comunita´. Ma non e´difficile rendersi conto come invece essa ci riporta ad una vecchia tradizione che ha formato l´etica Americana dall´inizio del periodo coloniale sino alla fine del XIX secolo : lo spirito pioneristico.
I nostri antenati si muovevano liberamente, attraverso grandi distanze, iniziarono attraversando l´oceano e continuarono attraversando enormi distese di terra, dal New England al West, sempre alla ricerca di nuove opportunita´economiche e sempre con lo sguardo rivolto al sogno Americano ovvero della liberta´stessa

Questo cambiamento inizia con un semplice ragionamento : Sto pagando molto di piu´per la mia casa di quanto realmente essa vale. Qual´e´in fondo la parte negativa di non pagare piu´il mutuo, di subire il „fallimento strategico“? Di perdere la mia casa!
Bene. E´sempre meglio di continuare a perdere soldi continuando a pagare il mutuo sulla mia casa

Ma quali sono le implicazioni economiche di una tale decisione ? Gli Americani non hanno dovuto affrontare tale dilemma per almeno un secolo. Ora invece ce ne sono milioni. Stanno finalmente risvegliandosi e si stanno rendendo conto che il possesso di una casa non é diverso da quello di qualsiasi altro oggetto materiale. Non possiede virtu´magiche e non contiene ideali. Sono solo mattoni e cemento

Che cosa pensiamo allora dell´idea della nostra casa come il nostro castello ? La mia tesi e´che l´essenza della liberta´e´arrivare a capire che il vero castello e´cio´che troviamo dentro



.

Nessun commento: