Già immagino cosa stai pensando : ma cosa c'entra l'uomo che stampa le case con Rischiatutto ?
L'uomo che stampa le case si chiama Enrico Dini, toscano di Pisa, è un inventore d'altri tempi, una persona umilissima, con una gentilezza e forza d'animo disarmante, unica, come tutti i grandi geni, semplicemente osessionato dalla sua passione per la sua creatura, la tecnologia, l'innovazione, passione a cui ha donato e sacrificato la sua intera vita.
Enrico ha progettato la più grande stampante tridimensionale al mondo, si chiama D-Shape, e stampa le case !
Si, hai capito bene, stampa le case, per davvero, lascio solo alla tua immaginazione capire cosa singifichi e dove possa arrivare...ma ti dico subito, non nel nostro Bel Paese.
L'ho conosciuto molti anni fa, quando un mio caro amico, Domenico Cafarchia, un'altro pazzo come me, forse proprio per questo, mi scrisse un'email presentandomi questo folle amico suo che si era messo in testa di stampare le case!
E che già stampava le case...
Si, proprio cosi, mi scrisse un'email perchè si era messo in testa di presentarmi questo suo pazzo amico che si era messo a stampare case!
Ovviamente, allora, quasi nessuno prendeva sul serio Enrico Dini, soprattutto in questo nostro Paese dove contano solo chiacchiere e distintivo, titoli fasulli e pezzi di carta, nessuno si prendeva la briga nemmeno di andare due righe oltre il titolo di quest'idea, figuriamoci se si andava a conoscerlo di persona, magari fino a Pontedera per visitare il suo laboratorio, anche e solo per toccare con mano se fosse vero!
E allora puoi ben comprendere la meraviglia dello stesso Enrico quando mi precipitai a conoscerlo di persona, in fin dei conti ero folle come lui e non avevo bisogno che di quell'email!
E ricordo ancora la sua sincera, profonda felicità, straripante dai suoi occhi, mentre, impolverato fino alla cima dei suoi capelli bianchi in quel grande e desolato capannone in compagnia dell'unico suo alleato, il fedele fratello Riccardo, inventore e genio come lui, come un bambino davanti al più prezioso dei suoi giocattoli, mi spiegava e mi faceva toccare con mano questa meravigliosa macchina del futuro, questo meraviglioso gigante buono, che, come in una magia, accompagnato dalla dolce cantilena del suo ripetitivo lavoro, stampava, piano piano, sicura, davanti ai miei occhi, una bellissima casetta di pietra bianca !
Come una piccola cattedrale di Trani!
Sono passati quasi dieci anni da questo primo incontro, Enrico ha dovuto superare incredibili ostacoli per andare avanti in questo Paese che sembrava e sembra godere nel mettergli i bastoni fra le ruote, mentre continua, imperterrito, a sperperare risorse in ogni inutile ed inimmaginabile spreco e corruttela.
Oggi uno straordinario manufatto di Enrico, l'arco di Palmira, distrutto recentemente dall'ISIS, è stato esposto a Trafalgar Square, a Londra...
La tecnologia e la fantasia di un genio italiano che risponde alla follia della politica e della guerra!
Quanto c'è da riflettere sull'arco di Palmira di Enrico Dini...
The Man Who Prints Houses Trailer from Marc Webb on Vimeo.
Ma, lo stesso giorno dell'esposizione di Trafalgar, mentre, ritornato a casa, pensavo allo straordinario lavoro e sacrificio di Enrico, quasi per inerzia, sovrapensiero, ho acceso la televisione, passato su Rai Uno, la televisione di Stato e pensa un pò tu, cosa mi è apparso? Rischiatutto!
Wow! Non credevo ai miei occhi! Ma che grande contrasto! Che grande metafora del nostro Paese!
Un Paese vecchio, per vecchi, dove tutto è visto al passato, ai ricordi, dove non c'è creatività e futuro. Vedere Fazio, gli ospiti, la scenografia, insomma tutto il carrozzone che scimmiottava l'opera di Mike Buongiorno, che ai suoi tempi era stato rivoluzionario, moderno, creativo, è stato a dir poco imbarazzante, tristissimo
C'è ancora speranza in questo Paese?
Me ne sono andato in Cile diversi anni fa, laggiù ho incontrato un altro folle visionario come Enrico, Skinner Layne, con cui ho cofondato Exosphere , un luogo per visionari come noi, una vera e propria reazione a questa decadenza ed oggi, dopo quasi tre anni, sono pronto per ritornare in Italia!
Perchè io la speranza non l'ho persa e amo questa terra!
E tu, ci credi?
Se vuoi parlarne con noi, con me e Skinner, il 21 Maggio siamo a Milano, per un'intera giornata, vienici a trovare se la speranza non l'hai persa neanche tu !
L'uomo che stampa le case si chiama Enrico Dini, toscano di Pisa, è un inventore d'altri tempi, una persona umilissima, con una gentilezza e forza d'animo disarmante, unica, come tutti i grandi geni, semplicemente osessionato dalla sua passione per la sua creatura, la tecnologia, l'innovazione, passione a cui ha donato e sacrificato la sua intera vita.
Enrico ha progettato la più grande stampante tridimensionale al mondo, si chiama D-Shape, e stampa le case !
(Enrico ed io nel laboratorio di Pontedera)
Si, hai capito bene, stampa le case, per davvero, lascio solo alla tua immaginazione capire cosa singifichi e dove possa arrivare...ma ti dico subito, non nel nostro Bel Paese.
L'ho conosciuto molti anni fa, quando un mio caro amico, Domenico Cafarchia, un'altro pazzo come me, forse proprio per questo, mi scrisse un'email presentandomi questo folle amico suo che si era messo in testa di stampare le case!
E che già stampava le case...
Si, proprio cosi, mi scrisse un'email perchè si era messo in testa di presentarmi questo suo pazzo amico che si era messo a stampare case!
Ovviamente, allora, quasi nessuno prendeva sul serio Enrico Dini, soprattutto in questo nostro Paese dove contano solo chiacchiere e distintivo, titoli fasulli e pezzi di carta, nessuno si prendeva la briga nemmeno di andare due righe oltre il titolo di quest'idea, figuriamoci se si andava a conoscerlo di persona, magari fino a Pontedera per visitare il suo laboratorio, anche e solo per toccare con mano se fosse vero!
E allora puoi ben comprendere la meraviglia dello stesso Enrico quando mi precipitai a conoscerlo di persona, in fin dei conti ero folle come lui e non avevo bisogno che di quell'email!
E ricordo ancora la sua sincera, profonda felicità, straripante dai suoi occhi, mentre, impolverato fino alla cima dei suoi capelli bianchi in quel grande e desolato capannone in compagnia dell'unico suo alleato, il fedele fratello Riccardo, inventore e genio come lui, come un bambino davanti al più prezioso dei suoi giocattoli, mi spiegava e mi faceva toccare con mano questa meravigliosa macchina del futuro, questo meraviglioso gigante buono, che, come in una magia, accompagnato dalla dolce cantilena del suo ripetitivo lavoro, stampava, piano piano, sicura, davanti ai miei occhi, una bellissima casetta di pietra bianca !
Come una piccola cattedrale di Trani!
Sono passati quasi dieci anni da questo primo incontro, Enrico ha dovuto superare incredibili ostacoli per andare avanti in questo Paese che sembrava e sembra godere nel mettergli i bastoni fra le ruote, mentre continua, imperterrito, a sperperare risorse in ogni inutile ed inimmaginabile spreco e corruttela.
Oggi uno straordinario manufatto di Enrico, l'arco di Palmira, distrutto recentemente dall'ISIS, è stato esposto a Trafalgar Square, a Londra...
(Enrico sotto il suo arco di Palmira a Trafalgar)
(Enrico con il sindaco di Londra Boris Johnson che non si è perso l'occasione...)
Quanto c'è da riflettere sull'arco di Palmira di Enrico Dini...
The Man Who Prints Houses Trailer from Marc Webb on Vimeo.
(The Man who prints houses)
Ma, lo stesso giorno dell'esposizione di Trafalgar, mentre, ritornato a casa, pensavo allo straordinario lavoro e sacrificio di Enrico, quasi per inerzia, sovrapensiero, ho acceso la televisione, passato su Rai Uno, la televisione di Stato e pensa un pò tu, cosa mi è apparso? Rischiatutto!
Wow! Non credevo ai miei occhi! Ma che grande contrasto! Che grande metafora del nostro Paese!
Un Paese vecchio, per vecchi, dove tutto è visto al passato, ai ricordi, dove non c'è creatività e futuro. Vedere Fazio, gli ospiti, la scenografia, insomma tutto il carrozzone che scimmiottava l'opera di Mike Buongiorno, che ai suoi tempi era stato rivoluzionario, moderno, creativo, è stato a dir poco imbarazzante, tristissimo
C'è ancora speranza in questo Paese?
Me ne sono andato in Cile diversi anni fa, laggiù ho incontrato un altro folle visionario come Enrico, Skinner Layne, con cui ho cofondato Exosphere , un luogo per visionari come noi, una vera e propria reazione a questa decadenza ed oggi, dopo quasi tre anni, sono pronto per ritornare in Italia!
Perchè io la speranza non l'ho persa e amo questa terra!
E tu, ci credi?
Se vuoi parlarne con noi, con me e Skinner, il 21 Maggio siamo a Milano, per un'intera giornata, vienici a trovare se la speranza non l'hai persa neanche tu !
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