sabato 24 marzo 2012

Il Capitalismo

Ti traduco l´ultima pagina dell´attualissimo e bellissimo libro "Profit & Loss" di Ludvig Von Mises , chiunque, sia di destra , centro o sininstra, dovrebbe leggersi questo libretto di 50 pagine per capire tantissime cose della politica e del nostro tempo...(puoi scaricarlo gratis cliccando qua)

 

Un ordine sociale basato sul controllo privato dei mezzi di produzione non puo´funzionare senza l´azione imprenditoriale ed il profitto imprenditoriale e,  di conseguenza, la perdita imprenditoriale

L´eliminazione del profitto, in qualsiasi modo si persegua, deve trasformare la societa´in una giungla senza senso. Si creera´poverta´per tutti.

In un sistema socialista non ci sono ne´ imprenditori ne´ profitto e perdita imprenditoriale. Il direttore supremo di una comunita´socialista,tuttavia,
deve lottare per un surplus sui costi alla stessa maniera di un imprenditore sotto il capitalismo.

Non e´l´obiettivo di questo scritto di analizzare il socialismo. 

Comunque non e´necessario stressare il punto che, non potendo applicare il calcolo eonomico, il capo socialista non potra´sapere mai quali sono i costi ed i ricavi reali delle sue operazioni.

Cio´che conta in questo contesto e´meramente il fatto che non esiste
un terzo possibile sistema. Non ci puo´essere una tale cosa come un sistema
non-socialista senza il profitto e la perdita imprenditoriale.
L´impresa di eliminare il profitto dal sistema capitalista e´meramente distruttiva. 
Si disintegra il capitalismo non sostituendo nulla al suo posto.

E´questo che abbiamo in mente quando ci riferiamo al caos.

L´uomo non puo´che scegliere tra il capitalismo ed il socialismo.

L´uomo non puo´evitare il dilemma di arrivare al capitalismo senza
considerare il profitto imprenditoriale. 
Ogni passo avanti verso l´eliminazione del profitto e´un progresso verso la disintegrazione sociale.

Nello scegliere tra il capitalismo ed il socialismo il popolo sta implicitamente
scegliendo tra tutte le istituzioni sociali che sono necessarie ad ognuno di questi sistemi, le sue "superstrutture" come disse Marx.

Se il controllo della produzione e´trasferito dalle mani dell´imprenditore,
eletto quotidianamente dal plebiscito dei consumatori, oppure in quelle del comandante supreso dell´"esercito industriale" (Marx ed Engels) o
dell´"esercito del lavoratori" (Lenin), in quest´ultimo caso ne´un governo rappresentativo ne´qualsiasi liberta´civile potra´sopravvivere.

Wall Street, contro cui si stanno battendo tutti questi pseudo-idealisti, 
e´meramente un simbolo. 

Ma le mura della prigione dell´Unione Sovietica dove sono spariti per sempre tutti i suoi dissidenti e´un duro fatto














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